L’obiettivo del progetto è quello di realizzare una banca dati il più possibile interrogabile del complesso monumentale di Santa Maria della Pieve di Arezzo. Per farlo è stata approntata, secondo fasi successive, una metodologia che ha permesso di ottenere risultati sempre più dettagliati finalizzati a fornire le basi per studi successivi.
Acquisizione dati
Prima fase di acquisizione dati, indagine storica e rilievo architettonico
Stato di avanzamento90%
Pubblicazione
Restituzione dei dati raccolti a vantaggio della comunità scientifica e del pubblico
Stato di avanzamento70%
Ricerca
Attivazione dei gruppi di studio e di ricerca per l’elaborazione dei dati
Stato di avanzamento30%
Divulgazione
Fase di promozione, fruizione e valorizzazione dei risultati ottenuti
Stato di avanzamento10%
LA PIEVE DI AREZZO
un progetto pilota
fa crescere il patrimonio artistico della città
Questa piattaforma nasce come strumento a servizio di una comunità di ricerca attiva, di una città sensibile ai propri tesori artistici, di un gruppo di mecenati della cultura. Tutto questo insieme sarà la base e la spinta per i prossimi progetti di restauro e di valorizzazione.
INDAGINI E RILIEVO
Nel 2009, in occasione del restauro della cupola è stata realizzata una prima campagna di rilievo. In quell’occasione, attraverso acquisizioni fotografiche e laserscanner, è stato possibile acquisire dettagli e aree del decoro altrimenti non accessibili. Il rilievo laserscanner ha restituito 10 scansioni poi registrate successivamente al modello attuale. La campagna fotografica ha permesso in quella fase di realizzare un ortofotopiano dello sviluppo del tamburo della cupola, a posteriori di realizzare un modello 3d texturizzato dello stesso oggetto. Contestualmente, oltre ad intervenire direttamente al restauro delle superfici, è stato possibile stendere un cavo LAN all’interno del tamburo, per la realizzazione di un sistema di webcam che potesse mostrare da vicino l’oggetto architettonico. Nello stesso periodo sono state avviate le prime ricerche storico-archivistiche del bene architettonico. L’intervento di restauro del 2009 è stato finalizzato a consolidare alcune parti in legno, dalla testa delle travi, ai puntoni, alla fascia di contenimento del padiglione, oltre che al restauro dei pennacchi e del tamburo.
2009
Nel 2009, in occasione del restauro della cupola è stata realizzata una prima campagna di rilievo della cupola. In quell’occasione, attraverso acquisizioni fotografiche e laserscanner, è stato possibile acquisire dettagli e aree del decoro altrimenti non accessibili. Il rilievo laserscanner ha restituito 10 scansioni poi registrate successivamente al modello attuale. La campagna fotografica ha permesso in quella fase di realizzare un ortofotopiano dello sviluppo del tamburo della cupola, a posteriori di realizzare un modello 3d texturizzato dello stesso oggetto. Contestualmente, oltre ad intervenire direttamente al restauro delle superfici, è stato possibile stendere un cavo LAN all’interno del tamburo, per la realizzazione di un sistema di webcam che potesse mostrare da vicino l’oggetto architettonico. Nello stesso periodo sono state avviate le prime ricerche storico-archivistiche del bene architettonico. L’intervento di restauro del 2009 è stato finalizzato a consolidare alcune parti in legno, dalla testa delle travi, ai puntoni, alla fascia di contenimento del padiglione, oltre che al restauro dei pennacchi e del tamburo.
2017
Nel 2009, in occasione del restauro della cupola è stata realizzata una prima campagna di rilievo della cupola. In quell’occasione, attraverso acquisizioni fotografiche e laserscanner, è stato possibile acquisire dettagli e aree del decoro altrimenti non accessibili. Il rilievo laserscanner ha restituito 10 scansioni poi registrate successivamente al modello attuale. La campagna fotografica ha permesso in quella fase di realizzare un ortofotopiano dello sviluppo del tamburo della cupola, a posteriori di realizzare un modello 3d texturizzato dello stesso oggetto. Contestualmente, oltre ad intervenire direttamente al restauro delle superfici, è stato possibile stendere un cavo LAN all’interno del tamburo, per la realizzazione di un sistema di webcam che potesse mostrare da vicino l’oggetto architettonico. Nello stesso periodo sono state avviate le prime ricerche storico-archivistiche del bene architettonico. L’intervento di restauro del 2009 è stato finalizzato a consolidare alcune parti in legno, dalla testa delle travi, ai puntoni, alla fascia di contenimento del padiglione, oltre che al restauro dei pennacchi e del tamburo.
2017
Nel 2009, in occasione del restauro della cupola è stata realizzata una prima campagna di rilievo della cupola. In quell’occasione, attraverso acquisizioni fotografiche e laserscanner, è stato possibile acquisire dettagli e aree del decoro altrimenti non accessibili. Il rilievo laserscanner ha restituito 10 scansioni poi registrate successivamente al modello attuale. La campagna fotografica ha permesso in quella fase di realizzare un ortofotopiano dello sviluppo del tamburo della cupola, a posteriori di realizzare un modello 3d texturizzato dello stesso oggetto. Contestualmente, oltre ad intervenire direttamente al restauro delle superfici, è stato possibile stendere un cavo LAN all’interno del tamburo, per la realizzazione di un sistema di webcam che potesse mostrare da vicino l’oggetto architettonico. Nello stesso periodo sono state avviate le prime ricerche storico-archivistiche del bene architettonico. L’intervento di restauro del 2009 è stato finalizzato a consolidare alcune parti in legno, dalla testa delle travi, ai puntoni, alla fascia di contenimento del padiglione, oltre che al restauro dei pennacchi e del tamburo.
2017
Nel 2009, in occasione del restauro della cupola è stata realizzata una prima campagna di rilievo della cupola. In quell’occasione, attraverso acquisizioni fotografiche e laserscanner, è stato possibile acquisire dettagli e aree del decoro altrimenti non accessibili. Il rilievo laserscanner ha restituito 10 scansioni poi registrate successivamente al modello attuale. La campagna fotografica ha permesso in quella fase di realizzare un ortofotopiano dello sviluppo del tamburo della cupola, a posteriori di realizzare un modello 3d texturizzato dello stesso oggetto. Contestualmente, oltre ad intervenire direttamente al restauro delle superfici, è stato possibile stendere un cavo LAN all’interno del tamburo, per la realizzazione di un sistema di webcam che potesse mostrare da vicino l’oggetto architettonico. Nello stesso periodo sono state avviate le prime ricerche storico-archivistiche del bene architettonico. L’intervento di restauro del 2009 è stato finalizzato a consolidare alcune parti in legno, dalla testa delle travi, ai puntoni, alla fascia di contenimento del padiglione, oltre che al restauro dei pennacchi e del tamburo.